Come piccole formiche frenetiche
ci muoviamo... Corriamo...
Un treno che parte, un altro arriva,
come mandrie impazzite saliamo...
scendiamo...
Una chitarra suona muta,
nessuno la sente,
è troppo grande il brusio della gente,
note un po' stonate,
per il troppo vino scolato.
E' scesa la notte sulla città,
come una coperta l'avvolge,
il vociare continua
fino all'ultima buona notte.
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